Tipo di documento: |
|
||
Autore/curatore: |
Piercarlo Pazé, Valerio Coletto Standard: Pazé, Piercarlo [Pazè,Piercarlo][Piercarlo Pazè] Coletto, Valerio [Valerio Coletto] |
||
Titolo:
|
La popolazione nell'alta Val Chisone fra Trecento e Quattrocento : in ricordo di Ugo Flavio Piton
Standard: |
||
Ente collettivo:
|
La Valaddo ; Group Tradisioun Poupoulara Val Cluuzoun Val Sanmartin La Tèto Aut Standard: Group Tradisioun Poupoulara Val Cluuzoun Val Sanmartin La Tèto Aut Standard: Associazione Culturale La Valaddo [Associazione Culturale La Valaddo Villaretto Chisone - Roure] | ||
Collana: |
Ma Gent | ||
Data di pubblicazione: |
2022 | ||
Luogo di pubblicazione: |
[Perosa Argentina] Standard: Perosa Argentina |
||
Editore/tipografo: |
LAReditore Standard: LAReditore [Edizioni Lareditore] |
||
ISBN/ISSN: |
9788831236799 | ||
Pagine: |
142 p. | ||
Numero di illustrazioni: |
7 illustrazioni in bianconero. Ritratto a colori di Ugo Flavio Piton con sua moglie (p. 18) | ||
Formato : |
24 cm | ||
Soggetti: |
Dialetti occitani - Val Pragelato Piton, Ugo Flavio (1921-2017) - Biografia Val Pragela - Popolazione - 1383 Val Pragelato - Condizioni socioeconomiche - 1300-1500 |
||
Indice: |
Piercarlo Pazé: L'opera di Ugo Flavio Piton (9-17) Piercarlo Pazé, Valerio Coletto, La popolazione nell'alta Val Chisone fra Trecento e Quattrocento (19-125) Piercarlo Pazé, Valerio Coletto, I mutamenti politici, normativi, sociali e confessionali e i loro effetti sulla lingua nelle valli occitane dell'attuale Piemonte a cavallo fra Quattrocento e Cinquecento (127-142) |
||
Riassunto/commento: |
Dalla quarta di copertina: Quante e quali persone nel basso medioevo c'erano in quel tratto della Val Chisone - successivamente chiamato Val Pragelato e politicamente appartenente al Delfinato - che va da Meano al colle del Sestriere? E quali vicende esse hanno vissuto? A partire da una lettura dei documenti fiscali del Trecento e del Quattrocento il libro riscopre i capi di famiglia della Valle con i loro nomi e cognomi, rappresenta le cause (pestilenze, guerre, persecuzioni religiose, emigrazioni, povertà, alluvioni) per cui a fasi di forte popolamento se ne sono alternate altre di desertificazione, fa il punto sugli studi della lingua occitana che gli abitanti allora parlavano. Una microstoria "sociale" descritta dalla parte degli umili che non hanno mai avuto voce piuttosto che dei poteri che li comandavano e sfruttavano e, inoltre, la proposta di un modello per una storiografia globale del Pinerolese. La dedica a Ugo Flavio Piton riconosce l'apporto. Presentazione: La Valaddo (agosto 2022) n. 191, p. 31 s. [Claudio Tron] |