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Edizione critica del testo del Trattato sulla simonia di fine Trecento-inizio Quattrocento: si dimostra che esso non può essere di Nicola della Rosa Nera detto il Dresdense al quale è statto finora attribuito. Il Trattato espone in base alla scienza canonista cosa sia la simonia della Chiesa contestando tuttavia che si possa accettare una simonia condonabile (contro quindi la comune scienza canonista della Chiesa ma in accordo con lo Speculum aureum, con Matteo di Cracovia e con Nicola della Rosa Nera detto il Dresdense). Il Trattato presenta pure il testo di parte dello Speculum aureum in forma non identica a quella giuntaci nei codici medievali, edita da W. Senko.